Che fai a pasquetta?

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Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?
Perché l’assoluto è soggetto e non sostanza?
E, in ogni caso, chi lo spiega a Flavia Vento?

Nessuna di queste domande, che per secoli hanno tormentato pensatori di ogni risma, oggi ci perseguita quanto questa:

CHE FAI A PASQUETTA?

più apprensivi cominciano a domandarlo poco dopo che il dramma del 31 dicembre si è consumato, al mattino del primo di gennaio. La tua unica preoccupazione è, quella mattina, non vomitare durante il pranzo con i parenti e l’idea di affrontare la pasquetta di certo non aiuta; ma, d’altronde, neanche le cozze sembrano andare troppo d’accordo con i gin tonic del giorno prima.

La pasquetta è, un po’ come il capodanno, una condanna al divertimento forzato.
Scegliere cosa fare per rispettare l’indiscutibile principio del divertimento è molto complicato.
Ecco alcuni esempi tipici:

Campagna con amici

Ci si presenta vestiti da contadini ungheresi carichi di aspettative che parlano di festa, amici, birra ignorante e canne.
La speranza è quella di divertirsi e di sbronzarsi fino a ricongiungersi a Dio.

– “Dio aiutami, giuro, non berrò più; mai più!”

Esattamente lo stesso animo con cui Paolo Brosio si approccia a scrivere un libro.

Paolo Brosio in preda all'alcol e alle droghe.

Paolo Brosio in preda all’alcol e alle droghe.

 

L’evento può essere comunque un’occasione per stare in compagnia e per provare a parlare con la ragazza che ci interessa.
Lei non verrà o arriverà in ritardo così, mentre ti starai chiedendo dov’è, la sorprenderai a limonare duro con il buzzurro di turno tra un cespuglio ed un albero di Pino, il padrone della campagna*.

Si procede a botte di carne cotta male, cibarie rifilate – per l’occasione – dai commercianti, giochi goliardici e si finisce, immancabilmente, a gavettoni che il buzzurro di prima ha sapientemente provveduto a riempire di piscio.
Alla fine della giornata sarai stanco, umiliato e ricoperto di urina, cibo di merda e vodka scadente.
Benvenuta primavera.

*questa è davvero becera ma non ho resistito.

Festa organizzata

Strutture di diverso tipo, logicamente, cercano di venire incontro all’ansia da pasquetta e alle loro esigenze economiche mettendo a disposizioni spazi e organizzazione.

In alcuni casi lo spirito di chi partecipa è, essenzialmente, lo stesso del pranzo in campagna tra amici. Almeno in partenza. Presto la realtà si manifesta: si è tra perfetti sconosciuti ad una festa concepita per intimi. O quasi.
L’essenza della sbronza con gli amici cede all’imbarazzo quindi ci si divide in gruppetti ad ammirare imbarazzanti giocatori di calcetto/pallavolo che esibiscono fisici posizionabili in una scala che va da Gerry Scotti a Cristiano Ronaldo.

All’attivo: 2 goal e 15 Peroni

All’attivo: 2 goal e 15 Peroni

I più festaioli approfitteranno dell’apertura strategica di alcune discoteche per celebrare il lunedì dell’Angelo.

La primavera incalzante rende l’occasione quanto mai ghiotta. Le ragazze, come succede per halloween, potranno vestirsi il meno possibile e i ragazzi potranno mostrare tatuaggi immondi.
Ignoranza a secchiate, sudore e un sacco di divertimento!

Gita fuori porta

Quasi sempre al mare. Scelta sbagliata considerando che a pasquetta piove. Sempre.
Questa è, ad oggi, la prova più convincente che un Dio possa esistere.
Il copione è più o meno lo stesso del pranzo in campagna, ma senza alcun posto dove ripararsi.
Qui non ci sono gavettoni ma lo stronzo di turno, così come la ragazza con la maglietta bianca, viene gettato direttamente in mare.
L’acqua è gelida ma, almeno, le percentuali di piscio presente sono bassissime, il buzzurro rimane quindi deluso.

Il pranzo in famiglia

L’ennesima occasione per la tua famiglia per mangiare e bere più del dovuto e alimentare le piccole faide familiari.
Devi mandare giù parenti e una quantità spropositata di cibo.

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Non capisco perché la resurrezione debba essere rappresentata da un uovo. Sì, da un uovo.
Cristo è risorto, scambiamoci delle uova!
Anche questa è una tradizione pagana che i cattolici hanno, diciamo, ereditato, ma non sarebbe decisamente più bello se fosse rappresentata da un Cristo/zombie?
Pagherei per vedere il mio cuginetto recitare una poesia per poi decapitare a morsi un Gesù Cristo/zombie di cioccolato regalatogli dalla mamma commossa.

Tempo di lettura stimato 7 euro.

Angelo Martucci

Non ho peli sulla lingua e li rado sul pube. Distratto e inconcludente raramente porto a termine quello che ho inc

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