TaVecchio scarpone

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L’incontro con Malagò non ha sortito alcun effetto, Tavecchio sarà il prossimo presidente della FIGC.
L’uomo che a proposito delle donne ha dichiarato “Da sempre protesi a voler dare una dignità estetica alla donna del calcio. Prima si pensava che fosse handicappata rispetto al maschio per resistenza ed altri fattori, adesso invece abbiamo riscontrato che sono molto simili” e dei giocatori stranieri che vengono a giocare in Italia “Optì Pobà è venuto qua e prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio” sarà il capo del calcio italiano.
Anche se tutte le società di serie A e di serie B lo abbandonassero (ed alcune non lo faranno mai), gli basterebbe l’appoggio della serie C e dei dilettanti, che insieme hanno il 51% dei voti disponibili.

A Tavè, con questi in campo avremmo vinto il Mondiale.

A Tavè, con questi in campo avremmo vinto il Mondiale.

Ma è questo che ci meritiamo, abbiamo un calcio vecchio, razzista e provinciale ed avremo un presidente vecchio, razzista e provinciale.
Come spiegare altrimenti la campagna contro Balotelli dopo Italia-Uruguay?
Non aveva avuto un pallone buono, aveva comunque tenuto impegnata la difesa avversaria con la sua sola presenza, ma il terzo fischio dell’arbitro non era ancora finito che compagni e opinionisti da bar e da giornale gli davano addosso.
Avanti con Tavecchio per riformare il mondo del pallone, lui che è presidente della Lega Dilettanti dal 1999 e vice della FIGC da 5 anni, ma che ci volete fare, l’Italia è un paese strano, per diventare capo dei pompieri serve una carriera da piromane.
Forse, visti i risultati degli ultimi 2 mondiali, un po’ di banane farebbero bene anche a noi.

Antonio Basile

Idealista pratico. Se le passioni si nutrono di ostacoli, le mie sono obese.

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