Niente da dire, Noci porta bene.
Neanche due settimane fa – lo scorso 29 marzo – la coniuge Mastella era di passaggio in città, un po’ per caso un po’ per necessità.
Il caso: un imprecisato convegno sulla ludopatia, o come il senatore Liuzzi si era premurato di definire, la dipendenza da gioco d’azzardo: “la nostra area politica ha il dovere di chiamare le cose per il loro nome, non con metafore”.
La necessità: “essere sul territorio”, come lei stessa aveva rivendicato.
Notizia di oggi: la consigliera regionale campana è rinviata a giudizio insieme a suo marito dal gup del Tribunale di Napoli. Un matrimonio a delinquere, si potrebbe dire.
L’accusa è di associazione a delinquere, visto che con loro ci sono altri 17 indagati.
Si tratta di reati contro la pubblica amministrazione, in particolare nell’acquisizione del controllo di bandi per assunzioni e servizi negli enti territoriali campani.
A Noci, la Lonardo aveva deprecato le cattive abitudini promulgate dalla modernità: il gioco virtuale, il ciber (sic) sex… e invocato a un ritorno ai valori tradizionali, di cui la famiglia deve farsi portatrice.
Ripensare la realtà, con amore, diceva quella sera.
Magari, se sarà appurato, anche con raccomandazioni e favori.